L’uscita era prevista per giugno 2020, ma in tempi eccezionali accadono cose eccezionali: anche che il network ESPN — dietro la pressione di tanti tifosi, alcuni anche eccellenti — scelga di rivoluzionare il proprio palinsesto per anticipare l’uscita di “The Last Dance”, il documentario in 10 parti (ciascuna di un’ora) che getta uno sguardo inedito ed esclusivo sull’ultima cavalcata vincente dei Chicago Bulls di Michael Jordan, Scottie Pippen e Dennis Rodman, allenati da coach Phil Jackson. Così almeno è quanto riporta il New York Post, che annuncia anche quella che sarebbe la nuova data di uscita: domenica 19 aprile (nel weekend che avrebbe dovuto segnare il via dei playoff NBA). ESPN al momento non ha ancora confermato la notizia, ma tale conferma potrebbe arrivare già nella giornata di oggi. Fino a pochi giorni fa dal network televisivo si continuava a smentire un possibile rilascio anticipato, auspicato recentemente anche da LeBron James: “Sappiamo che ci sono state queste richieste, ma la verità è il documentario è ancora in fase di post-produzione e ovviamente finché non è completo non possiamo mandarlo in onda”, avevano fatto sapere da ESPN. Evidentemente qualcosa è cambiato, se — come sembra — l’epopea dei Bulls della stagione 1997-98 si potrà ora rivivere a partire da metà aprile. Si tratta dell’annata che si conclude con il famoso tiro in sospensione di MJ sul parquet degli Utah Jazz in gara-6 dopo l’uno-contro-uno con Bryon Russell che dà ai Bulls il sesto titolo del decennio e il secondo threepeat (dopo quello del 1991-1993).
Da Kobe Bryant a Barack Obama: ci sono tutti
Per tutto il campionato, alle telecamere di ESPN è stato concesso un accesso senza precedenti ai Bulls e a tutti i protagonisti dell’impresa, da Scottie Pippen a Dennis Rodman, da Phil Jackson a Steve Kerr ma, soprattutto, a Michael Jordan, figura ovviamente centrale di “The Last Dance”. Non mancano poi le interviste ai principali personaggi del mondo NBA e non solo, e tra le testimonianze raccolte nelle 10 ore di montato trovano posto quelle di Kobe Bryant e Magic Johnson, di Charles Barkley e Gary Payton, ma anche di Pat Riley e del commissioner NBA Adam Silver, con una menzione speciale poi per la partecipazione del cittadino di Chicago più famoso al mondo, l’ex presidente USA Barack Obama, che non ha mai nascosto la sua passione per la NBA e per i Chicago Bulls.
Fonte: Sky Sport