Alla vigilia dell’inizio delle Finals, il commissioner della NBA Adam Silver ha tenuto la tradizionale conferenza stampa sullo “stato dell’unione”. E tra i tanti temi toccati, uno dei più discussi è stato quello del numero degli infortuni: “Se ne è parlato molto, abbiamo persone dedicate solo allo studio della prevenzione degli infortuni, ma non è una scienza esatta. Stiamo ancora cercando di capire se il riposo aiuta: nonostante la tecnologia, i miglioramenti non arrivano”.

Adam Silver non parla moltissimo, specialmente nell’ultimo periodo in cui i playoff sono in pieno corso e ciò che accade in campo è giustamente protagonista. Ma quando lo fa tende a non risparmiarsi, anche su temi spinosi come quello degli infortuni. In molti quest’anno hanno sottolineato come gli infortuni a stelle del calibro di Anthony Davis, James Harden, Kyrie Irving, Kawhi Leonard e purtroppo molti altri abbiano avuto un impatto decisivo sulle sorti di questo titolo. E molti, tra cui alcuni giocatori come LeBron James, hanno collegato l’alto numero di infortuni al calendario compresso e il poco riposo tra la scorsa stagione e questa. Critiche che Adam Silver — nella sua tradizionale conferenza stampa a poche ore da gara-1 delle Finals sullo “stato dell’unione” — ha discusso a lungo anche prima che arrivassero le domande dei giornalisti. “Questa stagione è stata un peso enorme, fisico ed emotivo, per chiunque. Lo vediamo ogni giorno. Non ho alcun dubbio che lo stress aggiuntivo abbia contribuito agli infortuni, ma niente a riguardo è una scienza esatta. Anche prima del Covid il tema della prevenzione degli infortuni è stato centrale per la nostra lega: abbiamo persone che si concentrano solo su quello, ma ancora non ci è chiaro perché abbiamo così tanti infortuni. Il trend è in crescita ormai da qualche anno nonostante le incredibili risorse che le squadre spendono per la prevenzione, per i campi di allenamento, per le attrezzature. È orribile che ce ne siano stati così tanti e ha tolto molto alla competizione: i giocatori hanno relativamente delle carriere corte e fare in modo che stiano in campo è di importanza capitale sia per noi che per i tifosi“.

Fonte: Sky Sport – Sky.it