TOKYO (Giappone) – I dubbi e le incertezze sulla possibilità di organizzare le Olimpiadi di Tokyo nella data prevista (dal 24 luglio al 9 agosto), alla luce della pandemia da coronavirus, crescono di ora in ora. Il giorno dopo la decisione del Comitato olimpico internazionale di prendere in esame l’ipotesi e darsi un timing – un mese di tempo – per decidere se disputare regolarmente o posticipare i Giochi, per la prima volta anche il premier giapponese, Shinzo Abe, apre ad un eventuale rinvio. “Se diventa difficile organizzare i Giochi secondo il programma iniziale, dobbiamo decidere di posticiparli, dando la priorità alla salute degli atleti – le parole del primo ministro nipponico nel corso di una sessione parlamentare – Anche se il Cio avrà l’ultima parola sulla decisione finale, siamo d’accordo sul fatto che una cancellazione dell’evento non rappresenta un’opzione”.
L’atletica mondiale chiede il rinvio
Rinviare le Olimpiadi è anche la richiesta della federazione internazionale di atletica leggera. Sebastian Coe, numero uno di World Athletics ha scritto una lettera al presidente del Cio, Thomas Bach, per chiedere di posticipare la rassegna a cinque cerchi. Secondo l’ex campione di mezzofondo, “le Olimpiadi a luglio del 2020 non sono fattibili o desiderabili” aggiungendo che “nessuno vuole vedere i Giochi olimpici rinviati ma non possiamo tenere l’evento a tutti i costi”. Nella sua missiva Coe sottolinea anche la situazione di disparità che vivono gli atleti: “Non possiamo più aspettarci condizioni eque e paritarie nel nostro sport, dato il numero di atleti che stanno lottando per allenarsi in vari paesi a causa delle misure messe in atto per ridurre la diffusione di coronavirus. Se gli atleti non sono in grado di allenarsi correttamente ora sappiamo entrambi che tutto ciò aumenterà la propensione all’infortunio”.
Fonte: Repubblica.it